Corsi RLS

CORSI RLS

FORMAZIONE RAPPRESENTANTE LAVORATORI PER LA SICUREZZA

12
Totale corsi
2020
175
Numero
partecipanti

Durante il 2020 sono stati realizzati un totale di 12 corsi (con un affluenza complessiva di 175 partecipanti). Tra questi, un corso RLS di 32 ore e 11 corsi di Formazione Generale da 4 ore. L’attività formativa dell’Organismo Paritetico si è concentrata prevalentemente sui corsi di 4 ore, i cui titoli sono stati: “Emergenza covid-19 il ruolo del rls” (53 partecipanti, 4 edizioni); “La comunicazione del RLS” (11 partecipanti, una edizione); “Formazione e gestione emergenza” (9 partecipanti, una edizione); “Il ruolo dell’RLS nella politica della sicurezza” (26 partecipanti, 2 edizioni); “Stress lavoro correlato – la cassetta degli attrezzi” (47 partecipanti, 3 edizioni).

CORSI RLS INTERNO – 32 ORE
ASCOM PERIODO N. CORSI N. PARTECIPANTI
VARESE SETTEMBRE – OTTOBRE 1 29
TOTALE 1 29
CORSI RLS INTERNO – EMERGENA COVID-19, IL RUOLO DEL RLS
ASCOM PERIODO N. CORSI N. PARTECIPANTI
MODALITÀ SINCRONA MAGGIO 1 19
MODALITÀ SINCRONA MAGGIO 1 11
MODALITÀ SINCRONA GIUGNO 1 12
MODALITÀ SINCRONA GIUGNO 1 11
TOTALE 4 53
CORSI RLS INTERNO – LA COMUNICAZIONE – 4 ORE
ASCOM PERIODO N. CORSI N. PARTECIPANTI
VARESE NOVEMBRE 1 11
TOTALE 1 11
CORSI RLS INTERNO – FORMAZIONE E GESTIONE EMERGENZA – 4 ORE
ASCOM PERIODO N. CORSI N. PARTECIPANTI
GALLARATE OTTOBRE 1 9
TOTALE 1 9
CORSO RLS INTERNO – IL RUOLO ATTIVO DEL RLS NELLA POLITICA DELLA SICUREZZA – 4 ORE
ASCOM PERIODO N. CORSI N. PARTECIPANTI
GALLARATE SETTEMBRE 1 8
BUSTO ARSIZIO OTTOBRE 1 18
TOTALE 2 26
CORSO RLS INTERNO – FORMAZIONE E GESTIONE EMERGENZA 4 ORE
ASCOM PERIODO N. CORSI N. PARTECIPANTI
VARESE OTTOBRE 1 6
MODALITÀ SINCRONA NOVEMBRE 1 21
MODALITÀ SINCRONA DICEMBRE 1 20
TOTALE 3 47

LE FUNZIONI DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA TERRITORIALE (RLST)

  • Accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;
  • È consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva;
  • È consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
  • È consultato in merito all’organizzazione della formazione di cui all’articolo 37;
  • Riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;
  • Riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
  • Riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dall’articolo 37;
  • Promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
  • Formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito;
  • Partecipa alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
  • Fa proposte in merito alla attività di prevenzione;
  • Avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
  • Può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.

Nel corso dell’anno 2020 sono stati effettuati un totale di 20/25 contatti con le aziende associate che hanno prodotto 10 sopralluoghi e un eguale numero di verbali.
A dispetto degli altri anni la situazione creatasi dalla pandemia ha drasticamente ridotto e addirittura bloccato i sopralluoghi. La nostra funzione non è stata affatto facile visto che tutti ci trovavamo in una situazione mai vissuta prima, io personalmente ho avuto contatti telefonici per dare informazioni sulle procedure da adottare, ho cercato di rassicurare le aziende chiamandole piu volte per sostenerle sia dal lato professionale che umano. La collaborazione con OPP è stata perfetta ,ci confrontavamo regolarmente per evitare comunicazioni non adeguate. Nel mentre effettuavamo corsi di aggiornamento che ci permettevano di stare sempre informati visto che le normative cambiavano continuamente. Come dicevo pocanzi la buona collaborazione ha portato ad istituire un comitato costituito dagli RLST OPP ed un tecnico. Così facendo veniva e viene tuttora visionato il materiale delle aziende confrontato e dettagliatamente consigliato un eventuale modifica o aggiunta al documento inviatoci inerente alle procedure da adottare per il Covid-19, non poter effettuare i sopralluoghi crea un po di leggerezza da parte delle aziende visto che ormai è un anno che siamo in questa situazione, e che pensano di essere in ordine con tutto il materiale inerente Salute e Sicurezza. Ci auguriamo che la situazione possa cambiare e che si possa tornare alla normalità cosi che il nostro impegno possa dare frutti, sopralluoghi e di conseguenza verbali. Per concludere ho apprezzato la totale collaborazione da parte delle aziende e di aver ricevuto complimenti per la disponibilità datale. Sono consapevole che i verbali siano decisamente pochi ,mi auspico che con il nuovo anno si possa portare a termine un buon numero di sopralluoghi e tornare a ricoprire il nostro ruolo a pieno.

L’RLST Freschi Cinzia, Filcams CGIL Varese

Durante l’attività dell’anno 2020 ho effettuato un totale di 25 sopraluoghi in aziende, a mio parere un ottimo risultato in considerazione della pandemia che ci ha coinvolti nella maggior parte dei mesi dell’anno; molte delle aziende mi hanno contattato per una cresciuta sensibilità nei confronti della sicurezza, soprattutto nei riguardi delle procedure anti Covid. Dopo i miei sopralluoghi spesso ho avuto ricontatti telefonici che mi chiedevano di dar loro consigli su criticità o sulla gestione dei flussi dei clienti e per evitare assembramenti.
Il settore da me seguito, il commercio al dettaglio, ristorazione, turismo, ha risentito in maniera senza precedenti della crisi, dovuta alle chiusure per la pandemia, ma in tutti i sopralluoghi da me effettuati ho potuto riscontrare che sono stati fatti investimenti sulla sicurezza oltre ciò che la legge prevede, constatando altresì che le aziende hanno in molti casi approfittato della chiusura obbligata per la pandemia per fare corsi di aggiornamento e formazione hai dipendenti che fino a quel momento non era stata effettuata.
Come lo scorso anno, alcune aziende mi hanno richiesto un sopralluogo nonostante lo avessi già fatto lo scorso anno, così da effettuare una sorta di riunione periodica annuale nonostante l’attuale legislazione non ne preveda l’obbligatorietà per le aziende sotto i 15 dipendenti.
Una nota negativa, potrebbe essere il fatto che spesso l’addetto primo soccorso e antincendio, sono svolti dalla stessa persona, spesso il titolare stesso e non dai dipendenti, presumibilmente per non dover fare effettuare i corsi ai dipendenti.
In sintesi penso che il 2020 possa essere considerato un buon anno dal punto di vista della sicurezza, nonostante tutte le difficoltà create dalla pandemia in corso.

RLST Molinari Marco, Fisascat CISL del Laghi

Inizio anno scoppiettante con una novità imprevedibile il COVID 19. Come da prassi i sopralluoghi sono avvenuti sia su richiesta dei datori di lavoro, che attraverso la lettera di richiesta visita del RLST, con presa visione dei documenti in possesso, degli attestati dei corsi e con un occhio di riguardo al contesto di lavoro e alla formulazione di proposte migliorative, come risulta dai Verbali rilasciati.
Il Covid per ragioni che si possono ben comprendere, di distanziamento e sicurezza sociale ha implementato il ricorso allo smart working e alla regolamentazione del suo svolgimento, nel rispetto delle norme. Inoltre, il RLST è stato coinvolto direttamente nella creazione dei comitati aziendali previsti dai protocolli anti contagio, con attenzione anche alla applicazione pratica degli stessi e sulla informativa ai lavoratori.
La creazione del Comitato Territoriale in OPT, ha messo a disposizione delle aziende e dei dipendenti un importante strumento di confronto e aiuto nella stesura dei protocolli, con il coinvolgimento di tutte le parti interessate. Attualmente, la singola azienda può presentare una istanza per chiedere pareri e consigli. In un contesto così difficile, rimane prioritaria la tutela della salute dei lavoratori non solo per gli aspetti del contagio da Covid ma anche sotto il profilo della prevenzione da altri rischi evidenziati dal DVR, sui quali occorre mantenere un continuo confronto e linee comuni di intervento con le aziende.
Oggi più o come ieri rimane quindi, obiettivo primario la collaborazione tra RLST e aziende tanto nella questione dei protocolli anti contagio quanto nella partecipazione sempre più attiva alla stesura dei DVR, seppure con il mantenimento delle rispettive competenze.

RLST Moldi Cinzia, Uiltucs UIL Varese

Quest’anno l’attività svolta come RLST ha avuto da Marzo in poi modalità e dinamiche legate e correlate alle difficoltà della Pandemia che ci ha investito. Sono stata contattata tramite mail e/o telefonicamente da aziende per saper come si dovevano comportare e quali fossero le misure da mettere in atto e adottare, chiedevano un supporto a fronte del marasma di normative che venivano emanate e non appena è stato possibile ho effettuato alcuni sopralluoghi.
Grazie al tavolo che abbiamo messo in campo come OPP sono riuscita a consigliare adeguatamente la documentazione e gli interventi a tutela della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori interni ed esterni all’azienda e/o società e che fossero in linea con le normative emanate dall’ISS, dallo Stato e dalla Regione Lombardia.
Le criticità riscontrate, come ad esempio l’inserimento dell’appendice al TITOLO X legata al Covid 19,il reperire le mascherine i gel, disinfettare e rendere idonei i locali senza incappare in eventuali sanzioni, come e se poter far effettuare i corsi di formazione di primo soccorso e antincendio ai lavoratori, la gestione dei cartelli per le buone norme di lavaggio e disinfezione mani, proposte accolte non più e solo come suggerimenti ma come un barlume di luce.
Il settore seguito è composto da aziende facenti parte del commercio al dettaglio, ristorazione, turismo, che attualmente sono state investite dalla crisi e che stanno cercando, nonostante le chiusure che gli vengono calate dai vari DPCM, di effettuare investimenti per il miglioramento della sicurezza dei propri dipendenti e non solo dando attuazione a obblighi di legge, in ogni caso ho trovato ambienti di lavoro conformi ai requisiti ex art. 63 commi 1, 2 e 3 DLGS 81/08 e successive modificazioni; impianti e dispositivi sottoposti a regolare manutenzione, attrezzature conformi alle disposizioni legislative, DPI conformi al DLGS e ho potuto constatare che le aziende hanno valutato lo stress da lavoro-correlato nel documento valutazione dei rischi, ex art.28 art.1 bis.

RLST Menegale Simona, Fisascat CISL dei Laghi