Lavoro e WelfareFormazioneCorsi RLS
FORMAZIONE RAPPRESENTANTE LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Durante il 2023 sono stati realizzati un totale di 15 corsi (con un affluenza complessiva di 204 partecipanti). Tra questi, un corso RLS di 32 ore e 14 corsi di Formazione Generale da 4 ore. L’attività formativa dell’Organismo Paritetico si è concentrata prevalentemente sui corsi di 4 ore, i cui titoli sono stati: “la valutazione del rischio” (25 partecipanti, due edizioni); “ruolo e riunione periodica” (25 partecipanti, due edizioni); “il ruolo del RLS” (18 partecipanti, una edizione); “ruolo, compilti riunione periodica” (26 partecipanti, due edizioni); “stress lavoro correlato” (18 partecipanti, una edizione); “la comunicazione del RLS” (25 partecipanti, due edizioni); “formazione e gestione emergenza” (6 partecipanti, una edizione); il corso “stress lavoro correlato – la cassetta degli attrezzi” (12 partecipanti, due edizioni) e un corso pilota “infortuni in itinere” (24 partecipanti, una edizione).
CORSI RLS INTERNO – 32 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
ASCOM BUSTO ARSIZIO |
16/05 – 04/07/2023 |
1 |
10 |
TOTALE |
|
1 |
10 |
CORSI RLS INTERNO – LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO – 4 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
MODALITÀ SINCRONA |
09/11/2023 |
1 |
18 |
ASCOM GALLARATE |
13/07/2023 |
1 |
7 |
TOTALE |
|
2 |
25 |
CORSI RLS INTERNO – RUOLO, COMPITI E RIUNIONE PERIODICA – 4 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
MODALITÀ SINCRONA |
22/06/2023 |
1 |
19 |
ASCOM VARESE |
09/03/2023 |
1 |
7 |
TOTALE |
|
2 |
26 |
CORSI RLS INTERNO – IL RUOLO DEL RLS NELLA POLITICA DELLA SICUREZZA – 4 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
MODALITÀ SINCRONA |
12/10/2023 |
1 |
18 |
TOTALE |
|
1 |
18 |
CORSI RLS PILOTA – INFORTUNI IN ITENERE – 4 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
ASCOM BUSTO ARSIZIO |
04/12/2023 |
1 |
24 |
TOTALE |
|
1 |
24 |
CORSO RLS INTERNO – LA COMUNICAZIONE DEL RLS – 4 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
MODALITÀ SINCRONA |
28/09/2023 |
1 |
17 |
ASCOM BUSTO ARSIZIO |
07/06/2023 |
1 |
8 |
TOTALE |
|
1 |
25 |
CORSO RLS INTERNO – FORMAZIONE E GESTIONE EMERGENZA – 4 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
ASCOM VARESE |
13/04/2023 |
1 |
6 |
TOTALE |
|
1 |
6 |
CORSI RLS INTERNO – VIOLENZE E MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO – 4 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
ASCOM SARONNO |
30/11/2023 |
1 |
14 |
MODALITÀ SINCRONA |
20/04/2023 |
1 |
23 |
TOTALE |
|
2 |
37 |
CORSI RLS INTERNO – STRESS LAVORO CORRELATO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI – 4 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
MODALITÀ SINCRONA |
23/03/2023 |
1 |
9 |
ASCOM VARESE |
11/10/2023 |
1 |
6 |
TOTALE |
|
2 |
15 |
CORSO RLS INTERNO – STRESS LAVORO CORRELATO – 4 ORE |
ASCOM |
PERIODO |
N. CORSI |
N. PARTECIPANTI |
ASCOM BUSTO |
10/05/2023 |
1 |
18 |
TOTALE |
|
1 |
18 |
LE FUNZIONI DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA TERRITORIALE (RLST)
- Accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;
- È consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva;
- È consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
- È consultato in merito all’organizzazione della formazione di cui all’articolo 37;
- Riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;
- Riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
- Riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dall’articolo 37;
- Promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
- Formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito;
- Partecipa alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
- Fa proposte in merito alla attività di prevenzione;
- Avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
- Può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
Nel corso dei sopralluoghi da me effettuati ho riscontrato inizialmente un evidente timore da parte delle aziende a relazionarsi con una Rappresentante della Sicurezza di cui ancora non comprendono il ruolo. Durante l’incontro però il timore si è sempre dissolto lasciando il passo ad un rapporto di fiducia e disponibilità.
Ritengo positivo il fatto che ogni azienda si sia sentita libera di chiedere delucidazioni sia durante il sopralluogo che contattandomi successivamente.
Una nota dolente che ho spesso riscontrato è la mancanza dell’allegato del DVR “stress da lavoro correlato” ma ho trovato incoraggiante la disponibilità del datore di lavoro a contattare un professionista abilitato a stilare il documento.
Ho riscontrato qualche piccola ostilità iniziale da parte di un solo datore di lavoro ad affrontare la spesa dei corsi di formazione per addetti al primo soccorso e antincendio ma durante il secondo incontro aveva comunque provveduto a mettersi in regola con le normative vigenti.
In un singolo caso mi sono ritrovata a spiegare esattamente cosa fosse il DVR e a dover chiarire la necessità di nominare un RSPP esterno od interno.
Ho partecipato a qualche prova di evacuazione non programmata e correttamente eseguita.
Purtroppo in quasi ogni azienda ho dovuto puntualizzare l’importanza di una cassetta di pronto soccorso debitamente fornita e correttamente posizionata e segnalata. Anche nelle realtà meglio gestite i farmaci presenti risultavano scaduti.
Mi preme segnalare un caso di ostilità da parte di un medico competente davanti alla richiesta di sottoscrivere un corretto piano sanitario che potesse distinguere ogni mansione lavorativa del personale e conseguente visita medica, così come richiesto dal datore di lavoro e dalla stessa normativa 81/08.
Nonostante le sollecitazioni il suddetto professionista ha rifiutato di intervenire in merito, portando l’azienda stessa (che già precedentemente lamentava un rapporto poco professionale con lo stesso) a fare richiesta per sostituirlo.
Dal mese di Maggio di quest’anno ho visitato Società riconducibili alla categoria Filcams, che rappresento come Funzionario, effettuando sopralluoghi in realtà circoscritte a conduzione familiare o aziende più strutturate.
Nella maggior parte dei casi si notava sin da subito una certa diffidenza del datore di lavoro, dopo aver chiarito quale fosse il mio ruolo e presentatomi ai lavoratori chiarendo la funzione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza trovavo collaborazione ed interesse.
Molto spesso nelle realtà a conduzione prettamente familiare, ristoranti, pasticcerie, edicole ecc. ecc. si è riscontrata poca attenzione sotto l’aspetto della sicurezza sul lavoro, la figura del RSPP spesso e volentieri assunta in capo al titolare dell’Azienda con poca consapevolezza sul da farsi, risultavano DVR non aggiornati da diverso tempo, allegati relativi alle lavoratrici in gravidanza piuttosto che dello stress da lavoro correlato inesistenti, attestati di formazione scaduti , persino le dichiarazioni di conformità degli impianti a volte non presenti o difficilmente recuperabili.
In diverse occasioni non risultava un piano di sorveglianza sanitaria ben definito se bene fossero evidenziati nel DVR rischi relativi alla mansione.
In questa fattispecie i luoghi di lavoro risultavano spesso confusi nell’uso degli ambienti di lavoro quale spogliatoi o depositi materiali improvvisati.
Le cassette pronto soccorso spesso trovate con materiale scaduto o incomplete.
Dal punto di vista della prevenzione incendi e primo soccorso molto spesso il numero delle persone individuate e formate risultavano appena sufficienti a garantire la copertura dell’intero processo produttivo dell’azienda stessa e si consigliava di prendere in considerazione la nomina e formazione di altri lavoratori che potessero sopperire a tale mancanza.
In diverse occasione nel merito dei dispositivi di prevenzione incendi si riscontravano la non corrispondenza degli estintori con la presenza della segnaletica, venivano spostati di continuo in quanto non collocati fisicamente a parete ma lasciati a terra, nella stragrande maggioranza la verifica semestrale e le revisioni degli stessi risultavano conformi.
Nelle Aziende più strutturate e nei Centri Medici che ho avuto modo di visitare si è potuto riscontrare l’ausilio di RSPP esterni attenti e preparati che di riflesso attenzionano il datore di lavoro rispetto a quelle incombenze relative al Testo Unico e previsioni legislative.
Risultano essere molto collaborativi ed attenti ad eventuali consigli vi è la presenza di Piani di Emergenza e Evacuazione ben definiti e piani di sorveglianza sanitaria ben calendarizzati.
Come analisi finale potrei affermare che vi è ancora poca consapevolezza ed attenzione rispetto al tema della salute e sicurezza a parte quelle realtà più organizzate che appoggiandosi a consulenze esterne vengono attenzionati ogni qualvolta vi sia la necessità di operare aggiornamenti o ad attenersi a disposizioni legislative.
L’anno 2023 si è concluso con un bilancio nettamente positivo relativamente ai riscontri alle richieste di sopralluogo. Permangono criticità legate alla stagionalità delle singole attività, che non sempre permettono di gestire le visite al momento dell’invio della lettera di invito del RLST. Anche gli aggiornamenti in corsa dei DVR rallentano il responso affermativo. Confermo per la maggior parte delle visite effettuate, di aver preso visione di una documentazione per lo più completa e di aver trovato in alcune situazioni, anche l’opportunità di un confronto costruttivo con il RSPP. In alcune rare occasioni, oltre alla presentazione e alla spiegazione del ruolo del RLST, ho avuto la soddisfazione di un confronto diretto coi lavoratori rappresentati, che purtroppo devo rimarcare, non sempre sono disponibili a dare suggerimenti e proposte di miglioramento, per non correre il rischio di contraddire il datore di lavoro. Tale riscontro sarebbe invece, molto positivo per rendere la mia visita in azienda, un concreto aiuto a formulare suggerimenti più attinenti alle esigenze dei dipendenti. Infatti, rimane ad oggi, la problematica più concreta nella gestione della rappresentanza dei lavoratori, consistente nel superamento della figura di un RLST spesso individuato come semplice interlocutore del datore di lavoro e del RSPP, nella presa visione della documentazione ex Dlgs. 81/2008, nella individuazione dei corsi effettuati e nella gestione in generale del sistema sicurezza. Auspico, quindi per il futuro, con la diffusione di una maggiore informazione, sicuramente oggi più ampia rispetto a qualche anno fa, una partecipazione da protagonista dei lavoratori interessati, nelle aziende a cui faccio riferimento. In linea di massima ho riscontrato positivamente, invece, nelle situazioni in cui è più stretta la collaborazione tra RSPP e datore di lavoro, una maggiore attenzione allo svolgimento dei corsi di formazione e alla continuità dei loro aggiornamenti, oltre che sulla tenuta della documentazione prevista dalla normativa. Inoltre, si sono dimostrate in generale più sensibili ad una partecipazione attiva, le aziende di nuova apertura o quelle dove si sono verificati cambi della direzione aziendale. Più difficile l’impatto, in qualche situazione, con le attività già avviate, in cui la sicurezza viene avvertita prevalentemente come un costo e in cui vanno continuamente sollecitati la predisposizione degli aggiornamenti dei documenti ancora mancanti e della formazione in generale. Per quanto attiene alla sorveglianza sanitaria, durante le visite è suggerita anche negli ambiti in cui non è obbligatoria per legge, vero è, che soprattutto, in alcune realtà con maggiore esposizione a fattori di rischio sarebbe auspicabile una presenza più attiva del medico competente. Inoltre, la presenza del medico competente durante le riunioni di sopralluogo, momenti rari, aiuta e contribuisce al confronto sulla tematica sicurezza e salute e nella gestione delle criticità. Se ben gestita la sorveglianza sanitaria è una opportunità anche per le aziende, nonostante i costi da sostenere spesso lamentati dalle stesse.
Ravviso comunque in generale per la maggior parte delle visite in azienda effettuate nel 2023 una predisposizione all’ascolto e alla pronta messa in regola delle situazioni critiche segnalate, che saranno in alcuni casi, come da accordi col datore di lavoro, oggetto di un ulteriore sopralluogo.
L’attività svolta durante l’anno 2023 come RLST è stata molto proficua anche se ho notato sostanziali differenze tra i sopralluoghi e le richieste effettuate nella zona di Varese e quelle della zona di Busto Arsizio- Gallarate. Il ruolo dello RLST è a mio avviso è tutt’oggi ancora poco conosciuto per l’effettivo apporto che può offrire nel migliorare la quotidianità dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Sono stata contattata dalle aziende successivamente alla comunicazione preventiva inviata dall’Ente Bilaterale, ed ho quindi pianificato i sopralluoghi per firma del DVR, aggiornamento documentazione, verifica corsi di formazione, documenti riguardanti la sorveglianza sanitaria, contratti di manutenzione e tanto altro.
In fase di sopralluogo ho potuto visionare i luoghi di lavoro e ho sempre richiesto un colloquio con i lavoratori per illustrare il mio ruolo e soprattutto per cercare di comprendere quali possano essere le criticità che riscontrano quotidianamente. Ho effettuato inoltre riunioni periodiche affiancata da medici competenti, datori di lavoro ed RSPP interni ed esterni. Nei casi in cui l’RSPP era un ruolo ricoperto da un consulente esterno ho potuto constatare da parte dei datori di lavoro un atteggiamento propositivo rispetto all’introduzione di nuovi percorsi atti a tutelare maggiormente i collaboratori ed il ruolo di RLST è stato percepito come una risorsa e parte attiva nel confronto.
Mentre nella maggior parte dei casi in cui l’RSPP invece coincide con quella del datore di lavoro mancano spesso aggiornamenti in materia di formazione, di informazione e le lettere di nomina delle figure di riferimento dell’organigramma della sicurezza, facendo emergere la salute e sicurezza sul lavoro come un mero adempimento burocratico, dispendioso ed impegnativo.
Per quanto possa essere difficoltoso il nostro ruolo di RLST è una sfida che di anno in anno porterà sicuramente a far capire che con la conoscenza si potranno abbattere gli infortuni e di conseguenza i costi che possono gravare sulla società e come diceva William James “AGISCI COME SE LE TUE AZIONI POTESSERO FARE LA DIFFERENZA. LA FANNO”